19 ottobre 2008

Temo la parola degli uomini


Rainer Maria Rilke

Ich fürchte mich so vor der Menschen Wort.
Sie sprechen alles so deutlich aus:
Und dieses heißt Hund und jenes heißt Haus,
und hier ist Beginn und das Ende ist dort.

Mich bangt auch ihr Sinn, ihr Spiel mit dem Spott,
sie wissen alles, was wird und war;
kein Berg ist ihnen mehr wunderbar;
ihr Garten und Gut grenzt grade an Gott.

Ich will immer warnen und wehren: Bleibt fern.
Die Dinge singen hör ich so gern.
Ihr rührt sie an: sie sind starr und stumm.
Ihr bringt mir alle die Dinge um

Temo tanto la parola degli uomini.
Esprimono tutto così palesemente:
E questo si chiama cane e quella si chiama casa,
e qui è l’inizio e la fine è là.
Mi preoccupa anche il loro intento, il loro gioco con lo scherno,
loro sanno tutto, quello che c’era e che sarà;
nessuna montagna gli appare meravigliosa;
il loro giardino ed il loro avere confina dritto con Dio.
Io voglio sempre ammonire e difendere: rimanete lontani.
Mi piace tanto sentire cantare le cose.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi ammazzate tutte le cose

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