Calma, bambino mio: qui non c'e' niente. Tutto e' come lo vedi: il bosco, il fumo, la fuga dei binari. Laggiù, da qualche parte, in terre lontane ci sono un cielo più azzurro, e rose sul muro, o una palma, o un vento più caldo. E questo e' tutto. Nient'altro che la neve, sui rami dell'abete. Niente da baciare con una calda bocca che, come tutte, col tempo si raffredda. Tu dici, figlio mio, che hai un cuore forte, che peggio che morire e' vivere inutilmente. Di morte, parli? Non lo senti, lo schifo della sua veste? Niente fa ribrezzo come la morte cercata. Impariamo ad amare le lunghe ore malate dell'esistenza, gli angusti anni di smania, quanto i brevi momenti in cui il deserto fiorisce. |
10 settembre 2016
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