Sono un cane solitario, anche se delle volte godo della compagnia dei miei simili. A sentire la mia padroncina noi animali siamo migliori degli uomini. Visto che corro sempre libero, spesso capita di incontrare altri cani (solitamente al guinzaglio) e i padroni si preoccupano quando mi avvicino; meno male che non mi allontano mai troppo da chi mi accompagna. Io sono pacifico, mi piace annusarli e delle volte giochiamo insieme. Per fare sorridere la mia amatissima padroncina “Sempre in Viaggio” basta che incontri un cane per strada e già si sente felice. Lei sostiene che le piacciono tutti, ma proprio tutti i cani ….i belli ed i brutti indistintamente, ognuno ha un suo carattere e se potesse li adotterebbe tutti; una volta l’ho vista litigare con un uomo che stava picchiando il suo cane, mai l’ho vista così arrabbiata in tutta la mia vita e avevo paura per lei, perché quell’omone era grande e grosso dieci volte lei; comunque ero già pronto all’azione per difenderla e non credo che avrei avuto delle difficoltà, i miei denti sono aguzzi e taglientissimi. Ovviamente ho i miei amici: ho conosciuto Lesani, un Rhodesian Ridgeback, quando era cucciolo e in pratica è cresciuto accanto a me, era piccolino e ora si è fatto bello grande, non ha ancora perso il vizio di leccarmi il pisellino, si vede che gli piace l’odore.... Mi sento molto protettivo nei suoi confronti, anche se sta diventando irruento e delle volte mi stufo pure a stargli dietro, ma io lo vedo come un mio fratellino e poi la sua padroncina, una delle mie principesse, quando lo porta in giro non si dimentica del vecchio Pablo e mi fa venire con loro. Cora avrà come minimo il doppio della mia età ….siamo vicini di case e “gabbia”. A lei piace stare nella sua gabbia, ci sta spesso e non soffre come me a star lì dentro, forse si sente addirittura protetta. Lei è docile e dolce, silenziosa e non si lamenta quasi mai, mentre io non riesco proprio a starci. Dovete sapere che in giardino, o meglio nell’orto (è grande) abbiamo una di fronte all’altra le nostre gabbie spaziose con dentro ognuno la propria casettina, tanto spazio e ombra. I miei mi vorrebbero chiudere lì dentro qualche volta, ma io non ci voglio stare, non so vivere senza la compagnia degli uomini. Qualche volta ci vado, ma solo perché “la mamma” sta lavorando nell’orto e non può avermi tra i piedi, anche se ho imparato a non calpestare le verdure, i fiori e cerco di seguire i sentieri tra i filari e le aiuole. Ares, l’ultimo arrivato in famiglia, un Golden Retriever quasi bianco, dolcissimo e giocherellone anche lui, cerca sempre di imitarci e di farci divertire, se vede che chi lo guarda ride, allora non smette più di ripetersi. Ognuno di noi vive in un contesto diverso, creando una comunanza tra umani e animali, e a volte questo nostro stare insieme mi esalta e mi libera, così pieno di gioia cammino per la stessa strada di chi ho accanto, siano essi cani o umani.
6 settembre 2008
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