28 agosto 2008

La pantera

Ero il più piccolo e meno bello di tutta la cucciolata, tante persone vennero a trovarci e ammirarci (meno male che a certi ceffi non piacqui) ma ricordo la gelosia che provai quando qualcuno che trovai simpatico non mi considerasse proprio e preferì i miei fratelli a me. Rimasto solo mi chiusero dentro una gabbia e ad un certo punto il mio cervello fece cilecca, girai in tondo, in tondo senza capire più nulla e vidi solo sbarre e ancora sbarre. Anni più tardi, passeggiando, la mia padroncina "Sempre in Viaggio" recitò ad alta voce una poesia ed io rimasi folgorato, perchè mi sentii trasportato indietro nel tempo quando ero chiuso in gabbia. Vi devo confessare che sono un cane bilingue, amo le poesie ed anche i film in lingua originale...

La Pantera di Rainer Maria Rilke

Sein Blick ist vom Vorùbergehn der Stàbe
so mùd geworden, dass er nichts mehr hàlt.
Ihm ist, als ob es tausend Stàbe gàbe
und hinter tausend Stàben keine Welt.

Der weiche Gang geschmeidig starker Schritte,
der sich im allerkleinsten Kreise dreht,
ist wie ein Tanz von Kraft um eine Mitte,
in der betàubt ein grosser Wille steht.

Nur manchmal schiebt der Vorhang der Pupille
sich lautlos auf-. Dann geht ein Bild hinein,
geht durch der Glieder angespannte Stille-
und hòrt im Herzen auf zu sein.


Il suo sguardo, per lo scorrere continuo delle sbarre,
è diventato così stanco, che non trattiene più nulla.
E’ come se ci fossero mille sbarre intorno a lui,
e dietro le mille sbarre nessun mondo.

L’incedere morbido dei passi flessuosi e forti,
nel girare in cerchi sempre più piccoli,
è come la danza di una forza intorno a un centro
in cui si erge, stordito, un gran volere.

Soltanto a tratti si alza, muto, il velo delle pupille.
Allora un’ immagine vi entra, si muove
Attraverso le membra silenziose e tese
E va a spegnersi nel cuore."

Un giorno vidi tornare due signori che mesi prima portarono via il mio fratello preferito Parsifal, il più bello ed intelligente di tutti noi. Ero gelosissimo, perché uno di quei signori mi fece tanta simpatia ed inutilmente cercai allora di catturare il suo interesse, e lui pur guardandomi con benevolenza preferii mio fratello. Essendo rimasto solo, mi presero con loro e per me cambiò la vita....... seppi dopo della tragica morte di mio fratello Parsifal in un incidente d'auto. Così la sua sfortuna divenne la mia fortuna e tra me ed il mio "Unico Amatissimo Padrone" si instaurò un rapporto di amicizia profonda. Non confondetevi con i miei padroni e padroncine, Vi spiegherò meglio.... Ho avuto un solo padrone (secondo me) che purtroppo mi ha lasciato per sempre. Con lui vivevo in simbiosi, eravamo insieme di giorno e di notte ed io per lui piango ancora .....

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